Sparta
Sparta fu fondata dai Dori nel X sec. a. C..
I Dori avevano invaso il Peloponneso e avevano occupato la parte centrale, la Laconia,
sottomettendo gli abitanti del luogo che si chiamavano Iloti. Secondo le usanze i
vincitori, impadronitisi della terra dei vinti, li obbligarono a coltivarla. Nonostante
gli Iloti fossero più numerosi degli Spartiati, questi li sottomisero.
Nella storia Sparta rappresenta il modello della stabilità oligarchica, educatrice
esemplare dei cittadini alle virtù civiche e alla dedizione agli interessi della
comunità, in contrapposizione con il modello democratico di Atene.
A Sparta lassemblea che regolava le principali questioni era lapella. Questa,
formata da tutti gli uomini che combattevano, ogni anno eleggeva cinque efori che avevano
il compito di amministrare gli affari della polis. Il consiglio degli anziani, formato da
ventotto componenti, era anchesso eletto dallapella e i suoi membri avevano il
potere giuridico. Infine cerano due re che comandavano lesercito in caso di
guerra.
Ai secoli VIII e VII a. C., deve risalire, per lo meno nella determinazione dei principi
fondamentali, l'ordinamento politico, attribuito a Licurgo.
La costituzione di Sparta era oligarchica e ugualitaria nello stesso tempo: oligarchica
perché predominavano gli Spartiati, che erano in minoranza; ugualitaria perché tutti i
cittadini avevano gli stessi diritti e la stessa condizione.
Attività come il commercio e lartigianato venivano affidati ai Perici (coloro che
abitavano le zone fertili intorno alla città di Sparta), che non avevano però diritti
politici.
Ogni individuo veniva addestrato fin da piccolo alla pratica militare, al coraggio e alla
forza fisica. Questa era la causa che portava luomo a trascurare la donna, che si
occupava degli affari di famiglia.
Gli Spartiati dovettero vivere isolati e dovettero organizzare la vita economica e sociale
senza cambiamenti che avrebbero potuto avvantaggiare gli Iloti che sarebbero prevalsi.
Anche i militari, pur essendo i più forti, non potevano stare a lungo lontani dalla
città perché la popolazione sottomessa poteva organizzare delle rivolte.
Sparta e Atene nel VI sec. a. C.
Sparta raggiunse la piena supremazia nel 650 a. C. e aveva un ruolo di
guida nel Peloponneso.
In questo stesso periodo venivano vietati i viaggi e gli scambi con lestero e gli
artisti non erano più stimolati da nuovi motivi di ispirazione.
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Forte della posizione e preminenza nella Lega peloponnesiaca e dell'efficienza dell'esercito, Sparta poté intervenire nelle vicende della Grecia a favore dell'oligarchia contro governi democratici e infine dare un contributo determinante alla lotta per la libertà dell'Ellade contro i Persiani. |
Anche se in modo diverso da Atene, Sparta partecipò alle Termopili, a Salamina e, soprattutto, a Platea, cooperando degnamente al successo finale.