SOCRATE

Socrate fu un filosofo greco. Visse quasi sempre ad Atene, insegnando ai giovani.

Accusato di irreligiosità e di corruzione della gioventù, fu processato e condannato a morte. Eseguì egli stesso la condanna, bevendo una pozione avvelenata di cicuta.

Non lasciò opere scritte: le uniche fonti per la ricostruzione della sua personalità sono: Platone (I Dialoghi), Senofonte (I memorabili di Socrate) e Aristotele.

L'insegnamento di Socrate stimolava nei discenti l'interesse intorno ai problemi etici. Egli faceva sì che l'interlocutore riconoscesse la propria ignoranza guidandolo al giusto ragionamento mediante l'ironia e stimolandolo successivamente, attraverso il dialogo in comune, a trovare la via per conoscere la virtù (maieutica). Così Socrate superò il relativismo gnoseologico e morale dei Sofisti, riconoscendo nella ragione una norma universale e identificando perciò virtù e sapere.

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