DICHIARAZIONE DEI
DRITTI E DOVERI DELL'UOMO, DEL CITTADINO,
DEL POPOLO, E DE' SUOI RAPPRESENTANTI
(testo originale)
L'immobile base di ogni libera Costituzione
è la dichiarazione de' dritti, e doveri dell'Uomo, del Cittadino, e quindi del Popolo.
Perciocchè il principale oggetto d'ogni regolare Costituzione dev'essere di garantire si
fatti dritti, e di prescrivere tali sacri doveri. Perciò la Provvisoria Rappresentanza
della Repubblica Napoletana alla presenza dell'Essere Supremo, e sotto la sua garanzia,
proclama i dritti, e i doveri dell'Uomo, del Cittadino, del Popolo, e fa le seguenti
dichiarazioni.
- Tutti gli uomini sono eguali, e in conseguenza tutti gli
uomini hanno dritti eguali. Quindi la Legge, nelle pene e nei premi, senza altra
distinzione che delle qualità morali, gli deve egualmente considerare.
Dritti dell'Uomo
- Ogni uomo ha dritto di conservare, e migliorare il suo
essere, e perciò tutte le sue facoltà fisiche, e morali.
- Ogni uomo ha dritto di esercitare tutte le sue facoltà
fisiche, e morali, come più gli attalenta colla sola limitazione, che non impedisca agli
altri di far lo stesso, e che non disorganizzi il corpo politico, cui appartiene. Quindi
la libertà, che si è per appunto l'anzidetta facoltà di adoperare tutte le sue forze,
come gli piace coll'enunciata limitazione, è il secondo dritto dell'uomo. Questa
distrutta, è distrutto l'uomo morale, poiché le facoltà, che non si possono esercitare,
divengono nulle.
- La Libertà di opinare è un dritto dell'uomo. La principale
delle sue facoltà è la ragionatrice. Quindi ha il dritto di svilupparla in tutte le
possibili forme; e però di nutrire tutte le opinioni, che gli sembrano vere.
- La libertà delle volizioni è la conseguenza del libero
dritto di opinare. La sola limitazione della volontà sono le regole del vero, che
prescrive la ragione.
- I1 sesto dritto dell'uomo è la facoltà di adoperare
l'azione del suo corpo secondo i suoi bisogni, purché non impedisca agli altri di far lo
stesso.
- Quindi deriva il dritto di estrinsecare colle parole, cogli
scritti, ed in qualunque maniera le sue opinioni, e volizioni, purché non si turbino i
dritti degli altri, e quelli del corpo sociale.
- Nasce benanche dal sesto dritto quello della proprietà.
L'uomo, che impiega le sue facoltà nella terra, la rende propria. Perciocchè il prodotto
delle facoltà è così proprio di ciascuno, come le facoltà medesime.
- La resistenza a colui, che impedisce il libero esercizio
delle proprie facoltà è un dritto dell'uomo. Senza di questa è precario ogni altro
dritto.
L'anzidetta resistenza è un dritto
dell'uomo nello stato fuorsociale. Nello stato sociale la individuale resistenza è
permessa soltanto contro le Autorità perpetue, ed ereditarie, tiranniche sempre.
Dritti del Cittadino
- Ogni Cittadino ha il dritto di essere garantito dalla
pubblica forza in tutti i suoi dritti naturali, e civili.
- Ogni Cittadino dev'essere premiato, o punito, a proporzione
de' meriti, e de' delitti, senza distinzione alcuna di persone.
- Ogni Cittadino ha il dritto di eleggere, e di essere eletto
pubblico Funzionario, purché abbia le qualità morali richieste dalla Legge.
Dritti del popolo
- Il fondamentale dritto del Popolo è quello di stabilirsi una
libera Costituzione, cioè di prescriversi le regole, colle quali vuol vivere in corpo
politico.
- Quindi deriva il dritto di potersi cangiare, quando lo stimi
a proposito, la forma del Governo, purché si dia una libera Costituzione: poiché niuno
ha il dritto di fare ciò che gli nuoce. La Sovranità è un dritto inalienabile del
Popolo, e perciò o da per sé, o per mezzo de' suoi Rappresentanti può farsi delle Leggi
conformi alla Costituzione, che si ha stabilita, e può farle eseguire, da che senza
l'esecuzione le Leggi rimangono nulle.
- Il Popolo ha il dritto di far la guerra. Questo dritto
scaturisce da quello della resistenza, ch'è il baloardo di tutti i dritti.
- Ha il dritto d'imporre le contribuzioni necessarie alle
pubbliche spese. Gli uomini, unendosi in società, siccome hanno ceduto l'esercizio delle
loro forze fisiche per la conservazione della medesima, così hanno ipotecata quella parte
de' loro beni, che sia necessaria al mantenimento dell'ordine, che la fa sussistere.
Doveri dell'Uomo
I doveri dell'uomo sono obbligazioni, o sia
necessità morali, che nascono dalla forza morale di un principio di ragione. Questo è il
medesimo, che quello, donde abbiamo derivati i dritti, vale a dire la somiglianza, e
l'uguaglianza degli uomini.
- Il fondamentale dovere dell'uomo è di rispettare i dritti
degli altri. L'uguaglianza importa, che tanto valgono i nostri, quanto i dritti degli
altri.
- Ogni uomo deve soccorrere gli altri uomini, e sforzarsi di
conservare e migliorare l'essere de' suoi simili; perciocchè per la somiglianza di natura
ciascun uomo dev'essere affetto verso gli altri, come verso se stesso.
- Quindi è sacro dovere dell'uomo di alimentare i bisognosi.
- È obbligato ogni uomo d'illuminare, e d'istruire gli altri.
Doveri del Cittadino
Il principio de' doveri civili si è, che la
società vien composta dall'aggregato delle volontà individuali. Quindi la volontà
generale, o sia la legge deve dirigere le volontà individuali.
- Ogni Cittadino deve ubbidire alle leggi emanate dalla
volontà generale, o da' legittimi Rappresentanti del popolo.
- Ogni Cittadino deve ubbidire alle autorità costituite dal
popolo.
- Ogni Cittadino deve conferire colle opere, e colle
contribuzioni al mantenimento dell'ordine sociale.
E perciò ogni Cittadino dev'essere
militare.
- Ogni Cittadino deve denunziare alle autorità costituite i
tentativi degli scellerati contro la pubblica sicurezza, e proporre le accuse de' delitti
commessi innanzi ai Magistrati competenti.
Doveri de' Pubblici
Funzionarj
- I pubblici Funzionarj debbono garantire ogni Cittadino contro
l'interna, ed esterna violenza.
- Ogni pubblico Funzionario deve consecrare sé, i suoi
talenti, la sua fortuna, e la sua vita per la conservazione e per lo vantaggio della
Repubblica.
SOMMARIO